THE FAIR OF OTHERS

Di cosa si tratta

Esporsi alla diversità


Pratiche per scoprire i confini che separano gli individui: una palestra di consapevolezza, una fiera dove le principali attrazioni siamo proprio noi, i partecipanti.

come funziona

La fiera degli altri


Una delle attività che facciamo più spesso è farsi un’idea degli altri e dividerli tra quelli che chiamiamo “noi” e quelli che chiamiamo “loro”. The Fair of Others è una fiera, uno spazio di svago e pausa dal quotidiano. Un processo partecipativo per riflettere insieme sulle cornici che creiamo per inquadrare il mondo e chiederci che forma gli stiamo dando. Uno spettacolo diviso in momenti diversi, in cui divertimento e pensiero si alternano in un gioco che coinvolge i partecipanti in una nuova scoperta della propria visione del mondo.

la ricerca sociologica

Un gioco sulle dinamiche di gruppo


“The Fair of Others è un Progetto di arte partecipata che ha come focus i temi della percezione e del conflitto sociale, e che fa quindi diretto riferimento ai processi di inclusione/esclusione di gruppo. Non è solo un’occasione di riflessione, perché non si limita alla sollecitazione di un livello meta, ma espone concretamente i partecipanti a dinamiche sociali che diventano tangibili soprattutto quando ci colpiscono in prima persona. Durante la performance c’è, ad esempio, la possibilità di sentirsi esclusi o di ritrovarsi completamente soli a sostenere un’opinione diversa da quello del resto del gruppo.”
Alessandra Frigerio, PhD

Quali sono gli effetti

Un approccio innovativo alla Diversity & Inclusion

The Fair of Others è un percorso di attività esperienziali per allenarsi allo sforzo dell’inclusione, per cercare di spostare il confine del nostro “noi”. Creare sintonia tra le persone, prendere decisioni e rispettare le differenze sono processi estremamente complessi, e perché funzionino è necessario raccogliere punti di vista diversi ed essere in grado di utilizzarli in maniera efficace.La gestione della diversità richiede anche competenze emotive: il nostro percorso permette di mettere il proprio punto di vista in relazione a quello degli altri, e di sviluppare le soft skills necessarie alla gestione della complessità che ne consegue.

Utilizzare il gioco come
dimensione per riflettere

Consente di affrontare le tematiche legate alla diversità in modo creativo e costruttivo

Esporsi in un
contesto protetto

Permette di esporsi a punti di vista diversi dal proprio all’interno di un contesto protetto, stimolando il confronto

Conoscere i propri bias
per superarli

Consente di superare barriere generazionali, di ruolo, di funzione sviluppando consapevolezza rispetto ai propri stereotipi

Coltivare l'ascolto
e l'intelligenza emotiva

Permette di sviluppare ascolto e competenze emotive, condividendo difficoltà nel comprendere idee e visioni altrui

Crediti

Ideazione e conduzione

Matteo Lanfranchi

Sound design e direzione tecnica

Roberto Rettura

Project manager e producer

Isadora Bigazzi

Set design

Paola Villani

Performer austriache

Ana Redi-Milatovich, Anna Koeller, Kerstin Pichler

Supervisione scientifica

Alessandra Frigerio

Produzione

Effetto Larsen, La Strada Graz

Con il sostegno di

BASE Milano

The Fair of Others è un progetto artistico tutelato da copyright.

Effetto Larsen si riserva tutti i diritti legali per proteggere la proprietà intellettuale e perseguire qualsiasi violazione dei diritti d’autore.

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